Il progetto
Adattamento libero dell’omonimo film di Friedrich Wilhelm Murnau del 1922, a sua volta basato sul romanzo “Dracula” di Bram Stoker.
Hutter, impiegato di un’agenzia immobiliare a Wisborg, viene mandato in Transilvania a gestire la vendita di alcune proprietà presso il castello del Conte Orlok. Lascia la preoccupata moglie Ellen sotto la protezione del suo ricco amico Harding e di sua sorella, e parte per i Carpazi.
Dopo un viaggio che lo immerge pian piano nelle inquietanti e misteriose tradizioni di quelle terre, arriva al castello del Conte.
Durante il suo soggiorno scoprirà con terrore che Orlok è un essere diabolico, un vampiro assetato di sangue, capace di distruggere il suo corpo e la sua anima.
Mentre cerca di fuggire, vede Orlok partire per Wisborg in cerca di vite da consumare e della sua amata Ellen. Nella sua fuga disperata, Hutter finisce ferito e incosciente ai piedi dell’oscuro castello.
Mentre Hutter viene curato in un convento, convalescente tra febbre e incubi, Orlok a bordo del veliero Empusa, semina il panico tra morti e peste nera per mezza Europa. Uno a uno, i marinai dell’Empusa soccombono sotto l’ombra nera del vampiro con il solo oceano come testimone delle loro morti.
Appena recuperate le forze, nel tentativo di raggiungere Wisborg prima di Orlok, Hutter parte a cavallo verso casa, in una disperata corsa tra la vita e la morte.
Arriva a casa a stento dalla sua amata Ellen, senza sospettare che Orlok abbia raggiunto la città quella stessa notte.
Il giorno dopo, i distinti nobili di Wisborg si riuniscono al porto per un’ispezione del misterioso veliero che è arrivato la notte precedente, senza preavviso e in apparenza senza nessuno al timone. Nel tentativo di svelare il mistero, perquisiscono la barca fino ad arrivare al diario di bordo. Tra le sue pagine si intravedono gli eventi che si sono svolti, la morte che ha colpito i marinai, la peste. Allarmati, corrono ad avvertire la città che la morte nera è arrivata a Wisborg a bordo dell’imbarcazione. Solo il professor Bulwer e l’armatore Harding continuano a leggere il diario fino a capire che non solo la peste minaccia la città, ma qualcosa di più terribile imcombe sulle loro vite.
Il caos e la morte si diffondono in città, i ratti portatori della peste che sono arrivati sull’Empusa corrono per le strade e nessuno è in salvo.
Nel frattempo, Orlok sta in agguato a casa di Hutter, aspettando il momento opportuno per impossessarsi del tesoro più caro di Wisborg, l’angelica Ellen, l’essere più puro e luminoso.
Alla fine la luce e l’oscurità si affrontano in un duello definitivo, che non solo distruggerà la vita di Hutter, ma anche della sua amata moglie Ellen e della sua piccola città Wisborg.
“La mia intenzione è recuperare la visione del vampiro di Murnau, molto più decadente, oscuro e terrificante delle versioni posteriori che hanno invaso Hollywood, che sono finite per trasformare il terribile personaggio in un dandy nobile e perfino romantico.
Voglio risaltare il rapporto simbolico del vampiro con gli insetti e con gli animali che si nutrono di sangue di altri essere viventi, come le zanzare e le sanguisughe… In contrasto con il classico pipistrello, che non comparirà in quest’opera ”.
GALLERIA DI RICOMPENSE
Siamo consapevoli dello sforzo che comporta un lavoro ben fatto e sia l’autore che noi di Spaceman Project siamo preparati. Amiamo questo modello e vogliamo portarlo a un altro livello in cui lettori, autori, editori e librerie siano i protagonisti. Per questo abbiamo tenuto in considerazione i piccoli dettagli e abbiamo definito una meta di raccolta fondi adeguata a quello che offriamo.
Il tempo di realizzazione dell’opera è di un massimo di 12 mesi.
Per concludere, ma non meno importante, tutte le illustrazioni presentate in questa campagna sono provvisorie e potranno essere soggette a modifiche una volta raggiunti i fondi necessari e cominciato il lavoro. Ciò riguarda solo le immagini di portata principali, non la storia, né il formato dell’opera né le ricompense offerte. Com’è lógico, stiamo presentando un progetto vivo e da realizzare. La creatività non ha limiti e nutriamo la convinzione che non si debba smettere di migliorare, per questo motivo ci siamo compromessi a garantire qualità ai nostri lettori.
Aggiornamenti (3)
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2016-05-31
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2016-05-23
NOSFERATU: El origen del proyecto
Así empezó todo.
Vi Nosferatu con 9 o 10 años. La versión de Herzog. Fue la experiencia más terrorífica que había vivido en un cine. La semilla quedo plantada.
Años después, cuando descubrí que era una adaptación de un film alemán, mudo y de culto, no me detuve hasta que pude verla. Las raíces crecieron y se hicieron fuertes.
Hace un par de años, cuando por fin me decidí a adaptar esta maravilla de película y tuve claro en mente la atmósfera que quería conseguir, comencé con las pruebas buscando un acabado gráfico nuevo que pudiera transmitir las sensaciones que me causo Nosferatu.
Lo que os muestro es el proceso que seguí hasta dar con ello.
Comencé, como era de esperar, diseñando a nuestro monstruo protagonista.
Un simple encaje a lápiz que, como pasa cuando tienes una idea muy clara de lo que quieres, surgió sobre el papel de manera natural, orgánica, concreta, sin necesidad de buscar mucho más. Ya estaba aquí.
Tras escanear el dibujo, inicié el proceso de "entintado", concretando el dibujo y dejándolo listo para el siguiente paso. También empecé a jugar con las texturas que quería aplicar a la imagen.
El siguiente paso fue el trabajo de grises, iluminación y volumen. Y, con la magia que caracteriza a esto del dibujo, apareció ante mi lo que me había corrido por dentro desde niño. El proceso funcionaba. La atmósfera era esa. Lo tenía.
Estuve dándole vueltas un tiempo a si era conveniente aplicar color o dejarlo en grises. Finalmente me decidí a hacer una prueba y me gusto el resultado. Era más suave, quizá, pero aportaba cosas que enriquecían el conjunto. Por suerte, Spaceman me dio la opción de publicar las dos versiones, así que no hay dilema. Me gustan las dos, que cada uno se deje llevar por la impresión que le causo, de niño o adulto, la primera vez que vieron a Nosferatu.
Diego Olmos
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18 di maggio 2016
Lancio del progetto